I PRESIDENTI NAZIONALI DI AVIS, C.R.I., FIDAS e FRATRES SCRIVONO AL PRESIDENTE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI ON.LE SERGIO CHIAMPARINO
Ribadita la contrarietà a considerare la donazione del sangue alla stregua di "fornitura di beni e servizi"
22 aprile 2015
Facendo seguito a quanto già espresso in una lettera formale inviata in data 16 Aprile u.s., considerato che domani si riunirà la Conferenza Stato-Regioni per esaminare tra l'altro il taglio da 2637 miliardi alla Sanità, nel quale il Governo ha compreso anche:
• taglio dei costi relativi alla mobilità extraregionale di sangue ed emocomponenti
• tagli al contributo previsto dalla legge 219/05 alle associazioni e federazioni di volontariato del sangue a rimborso degli importanti compiti di promozione della donazione, chiamata del donatore e raccolta di sangue ed emocomponenti, orientando inoltre i cittadini verso stili di vita sani e positivi.
con una lettera a firma dei quattro presidenti nazionali indirizzata al presidente della Conferenza Stato-Regioni si afferma "Come CIVIS siamo, al contrario, profondamente convinti che il raggiungimento degli obiettivi strategici del sistema trasfusionale debba essere perseguito attraverso una programmazione puntuale delle attività, concordata con le Associazioni di Donatori e le relative Federazioni, che devono essere costantemente supportate e il rinforzo delle Strutture Regionali di coordinamento come da Accordo tra Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 13 ottobre 2011.
Infine, il prossimo 30 giugno 2015, com’è noto scadrà inderogabilmente il termine ultimo per l’accreditamento del Sistema Trasfusionale sul territorio, già purtroppo prorogato lo scorso dicembre e pertanto è essenziale che si possa tracciare di comune accordo un percorso per potenziare e qualificare sempre di più il nostro sistema sangue evitando tutte le pericolose derive che potrebbero scaturire da un sotto finanziamento e da un’assenza di programmazione.